La nuova ordinanza n.714 di Regione Lombardia ha gettato nel caos le associazioni sportive dilettantistiche. 
La via di mezzo “zona arancione rafforzato” è una novità che crea di nuovo tanta incertezza.
Proviamo a chiarire.

Nella zona arancione rafforzato Regione sembra parlar chiaro:

Sono consentiti, all’interno di impianti sportivi utilizzati a porte chiuse o all’aperto senza la presenza di pubblico, soltanto gli eventi e le competizioni riconosciuti di interesse nazionale dal Comitato Olimpico Nazionale Italiano (CONI) e dal Comitato Italiano Paralimpico (CIP), riguardanti gli sport individuali e di squadra […]  Gli allenamenti degli atleti, professionisti e non professionisti, che devono partecipare a competizioni ed eventi riconosciuti di rilevanza nazionale sono consentiti a porte chiuse.” (trovate il testo integrale QUI).

Per l’interesse nazionale, quindi,  non dovrebbero esserci sostanziali differenze con la zona arancione.
In questo senso starebbe alla sensibilità delle società decidere se sospendere o meno gli allenamenti. 

Per gli sport non di interesse nazionale sembrerebbe rimanere aperta la possibilità di allenamenti individuali, distanziati:

Presso centri e circoli sportivi, pubblici e privati, è consentito lo svolgimento esclusivamente all’aperto dell’attività sportiva di base e dell’attività motoria in genere, nel rispetto delle norme di distanziamento sociale e senza alcun assembramento, in conformità con le linee guida emanate dall’Ufficio per lo sport, sentita la Federazione medico sportiva italiana (FMSI), con la prescrizione che è interdetto l’uso di spogliatoi interni a detti circoli.

All’ordinanza lombarda bisogna aggiungere anche la decisione della Diocesi di Milano che, tramite l’avvocatura, ha steso un documento chiaro in materia di affidamento degli spazi.
In questo documento viene vietata la concessione ad attività amatoriali, mentre per le associazioni sportive viene fortemente sconsigliato di permettere gli allenamenti, se non all’aperto e distanziati. 

Alleghiamo la lettera dell’avvocatura della diocesi, invitando i nostri dirigenti a intavolare un dialogo responsabile con le parrocchie e gestire la situazione in armonia.

Rimane sempre attuale, purtroppo, l’invito a rimanere sempre connessi con il nostro sito, i social ufficiali e le testate giornalistiche.

Una novità riguarda la zona rossa, nella quale non potranno più allenarsi neppure le attività di interesse nazionale in seno a Centro Sportivo Italiano, come decretato dall’ultimo DPCM.

Rimane online la cartella condivisa con i materiali utili, link e video sui protocolli. 

Di seguito, invece, l’ordinanza di Regione Lombardia: