Ci risiamo!
Speravamo di aver intravisto la fine di questo incubo ma, purtroppo, siamo di nuovo in zona rossa. Le misure avranno effetto fino al 28 marzo, per poi essere sostituite da quelle ad hoc per la Pasqua.

Una zona rossa ancor più beffarda, a causa del blocco aggiunto agli EPS anche per l’attività di interesse nazionale.
Si concretizza quindi lo stop di tutta l’attività sportiva strutturata. Saranno possibile attività motoria (scompare il limite di 200 metri da casa, ma usare il buon senso) e allenamenti individuali all’aperto, singolarmente, senza possibilità di spostarsi da casa.

Come reagiremo?
CSI Varese non può nascondere l’impatto negativo di questa terza ondata sullo sport in Italia.
In ogni caso reagiremo con spirito combattivo, nella speranza questo sia l’ultimo stop.

Siamo sempre rimasti al fianco delle società, aiutandole in questi momenti difficili” ha commentato il presidente Diego Peri “informando correttamente e pianificando nuove soluzioni con l’evolversi della pandemia. E non smetteremo ora“.

Così per ora rimarranno immutati i piani delle attività individuali che, complice lo slittamento dei regionali, hanno pianificato le gare a maggio inoltrato. Appena finita la zona rossa questo darà loro modo, se lo vorranno, di ricominciare ad allenarsi.

Più complicato per le attività di squadra, dato che lo spazio per il calendario è sempre più ristretto. “Inutile fasciarci la testa ora. Il blocco dell’attività fino ai primi di aprile ci darà la possibilità di pianificare con cura le prossime mosse, coordinandoci anche con i livelli regionali e nazionali. Sospenderemo decisioni al momento, anche per aspettare di avere indicazioni più chiare su cosa accadrà dopo Pasqua”

Così le iscrizioni ai campionati rimarranno aperte, con un verisimile prolungamento dei tempi di iscrizione, almeno fino a quando non si avranno idee più precise sulla formulazione di un eventuale campionato.

“Non ci arrendiamo. Qualcuno parla già di stagione finita e di ripresa a settembre, ma non dobbiamo dimenticare il nostro ruolo. Molte società, famiglie e giovani atleti hanno bisogno di sport. Ci rimetteremo al lavoro appena avremo indicazioni certe dal governo, per dare la possibilità di una ripresa, per quanto ridotta, anche prima della pausa estiva. Nella speranza sempre più concreta che la pandemia ci dia una tregua”

Una decisione che nasce anche da un segnale di speranza arrivato in queste ultime ore.
Sono oltre 170 gli iscritti al corso di rinnovo per la qualifica di allenatore, che si aggiungono al centinaio dei due corsi in atto in questi giorni per acquisirla.
Un grande segnale di impegno e lungimiranza da parte delle nostre società.